Il 27 ottobre 2004, il Presidente di Regione Lombardia e il Presidente di ERSAF hanno sottoscritto la Carta delle Foreste di Lombardia. Per una gestione sostenibile e durevole delle Foreste e degli Alpeggi Demaniali Regionali. Alla Carta, il 21 ottobre 2005, hanno poi aderito i 39 Sindaci dei Comuni lombardi nei cui confini ricadono le foreste regionali. La Carta è composta da un “Preambolo” introduttivo, dieci “principi di gestione” e una serie di “Impegni per la gestione”. A distanza di 15 anni dalla sottoscrizione, Regione Lombardia ed ERSAF, insieme con tutti i partner che nel corso dei 15 anni sono stati coinvolti nella gestione delle Foreste, hanno verificato i risultati degli impegni presi, riconoscendo gli sforzi e i risultati conseguiti, che hanno permesso di rendere le Foreste di Lombardia uno strumento di sviluppo territoriale e un’esperienza significativa a livello nazionale di buona gestione forestale. Nel riaffermare la bontà dei richiami e dei principi che stanno alla base della Carta, Regione Lombardia, ERSAF ed i Comuni hanno voluto sottoscrivere nuovamente il testo aggiornato e rivisto, comprensivo di nuovi impegni per il futuro. La Carta delle Foreste di Lombardia individua 10 principi per la gestione sostenibile e durevole del patrimonio silvo-pastorale di proprietà regionale e indica 13 impegni da conseguire nel medio periodo per rendere foreste e alpeggi più smart e adeguati ai cambiamenti in corso. Questo documento nasce da un precedente percorso avviato nel 2004, che aveva individuato 16 impegni, che sono stati oggetto di revisione nel 2019 producendo così un aggiornamento del testo della Carta. La Carta è firmata dal Presidente di regione, in quanto proprietario dei beni, e dal Presidente di ERSAF, in quanto amministratore del patrimonio ed è sottoscritta dai sindaci dei 39 comuni nel cui territorio ricadono le proprietà regionali, che condividono principi ed alcuni impegni specifici. Principi ed impegni della Carta si basano sul concetto di gestione partecipata e condivisa e quindi auspicano e richiedono il coinvolgimento attivo delle comunità locali, rappresentate sia dagli enti locali, che dalle forze imprenditoriali (aziende agricole, imprese forestali, attività culturali e turistiche, ecc.), che dalla società civile (scuole, associazioni, ecc.). La Carta diventa quindi anche uno strumento di condivisione delle modalità di gestione per tutti coloro che, a vario titolo, lavorano nel demanio regionale poiché all’atto della sottoscrizione delle concessioni principi ed impegni vengono assunti dal concessionario. I 13 impegni della Carta hanno forti e diretti collegamenti con gli Obiettivi dell’Agenda ONU e Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
Quindici mesi dopo la drammatica vicenda della Tempesta Vaia, abbiamo ancora nel cuore l’eco fragoroso di quello schianto, che tante ferite ha provocato nel patrimonio forestale italiano. Ma siamo ben consapevoli che le foreste, quelle foreste, tutte le foreste, continueranno a crescere. In silenzio, come diceva nel 400 avanti Cristo il filosofo cinese Lao Tzu: “fa più rumore un albero che cade di un’intera foresta che cresce”. E noi ne accompagneremo la crescita. In questo periodo ci troviamo infatti a rinnovare l’impegno contenuto nella Carta delle Foreste di Lombardia, sottoscritta per la prima volta nel 2004. In questi quindici anni, abbiamo mantenuto con convinzione la barra: cercare, trovare, adottare, migliorare le modalità più idonee per la gestione sostenibile, rispettosa e durevole delle Foreste di Lombardia, patrimonio di ogni e tutti i cittadini della Regione. Come quindici anni fa, oggi e domani, chi frequenta le nostre foreste – per lavoro, per passione, per divertimento, per sport, per la ricerca di spiritualità - trova un tesoro ben custodito. Le Foreste di Lombardia continuano a offrire servizi ecosistemici incomparabili ai loro frequentatori: aria, acqua, legno, animali, fruttI. Un ambiente di valore, che viene costantemente valorizzato. Perché prosegua la loro silenziosa crescita. E la nostra, con loro.
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AGENDA 2030
6.6 Entro il 2020, proteggere e ripristinare gli ecosistemi legati all'acqua, tra cui montagne, foreste, zone umide, fiumi, falde acquifere e laghi
6.b Sostenere e rafforzare la partecipazione delle comunità locali nel miglioramento della gestione idrica e fognaria
8.9 Entro il 2030, elaborare e attuare politiche volte a promuovere il turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali
12 - Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
12.3 Entro il 2030, dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto
12.b Sviluppare e applicare strumenti per monitorare gli impatti di sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali
13 - Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le sue conseguenze
13.2 Integrare nelle politiche, nelle strategie e nei piani nazionali le misure di contrasto ai cambiamenti climatici
13.3 Migliorare l'istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale riguardo ai cambiamenti climatici in materia di mitigazione, adattamento, riduzione dell’impatto e di allerta precoce
15.2 Entro il 2020, promuovere l'attuazione di una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, fermare la deforestazione, promuovere il ripristino delle foreste degradate e aumentare notevolmente l’afforestazione e riforestazione a livello globale
15.4 Entro il 2030, garantire la conservazione degli ecosistemi montani, compresa la loro biodiversità, al fine di migliorare la loro capacità di fornire prestazioni che sono essenziali per lo sviluppo sostenibile
15.9 Entro il 2020, integrare i valori di ecosistema e di biodiversità nella pianificazione nazionale e locale, nei processi di sviluppo, nelle strategie di riduzione della povertà e account nella contabilità
STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE
PERSONE
III. PROMUOVERE LA SALUTE E IL BENESSERE
PIANETA
I. ARRESTARE LA PERDITA DI BIODIVERSITÀ
II. GARANTIRE UNA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI
III. CREARE COMUNITÀ E TERRITORI RESILIENTI, CUSTODIRE I PAESAGGI E I BENI CULTURALI
PROSPERITÀ
III. AFFERMARE MODELLI SOSTENIBILI DI PRODUZIONE E CONSUMO
TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO
Interno:
in corso di valutazione e attivazione
Esterno:
ci sono modalità diverse: Contratti di Foresta: accordi territoriali tra diversi soggetti che ruotano intorno alle singole Foreste (comuni, CM, parchi, agricoltori, scuole, associazioni varie, ecc.) per lo sviluppo di progetti comuni e l’attuazione degli impegni della Carta; Reti di alpeggiatori: struttura di raccordo tra le aziende agricole che utilizzano gli alpeggi ERSAF per attuare in modo coordinato iniziative di sviluppo e di attuazione degli impegni
DESTINATARI
In primis i gestori delle foreste e cioè Regione, CdA ERSAF e i tecnici ERSAF che gestiscono le foreste Amministrazioni comunali: per costruire raccordi coordinati nella gestione sostenibile delle risorse del territorio comune; alpeggiatori e concessionari di rifugi e case regionali enti di ricerca e associazioni di promozione del territorio cittadini, frequentatori ed escursionisti
Investimento
risorse interne
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Investimento
risorse esterne
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RISULTATI E MONITORAGGIO
COMUNICAZIONE
Evento di sottoscrizione della Carta delle Foreste (comunicati stampa, articoli, ecc.). Attuazione delle specifiche iniziative con comunicati stampa, eventi, notizie sui social.